Anna: la migliore rispetto a chi, scusate?!
Nel solito delirio da narrazione dopata e grandi proclami qualcuno sostiene che Anna Pepe sia la migliore rapper italiana. È davvero così e così semplice da dire? Parliamone.
Ogni tot tempo ecco risentire il grande proclamo del tipo “Anna è la migliore rapper italiana”. Così, quasi a caso, giusto per fare la sparata. Almeno io la percepisco così. Specie perché nessuno, e dico proprio nessuno, si azzarda mai a dirci la migliore rispetto a chi.
Guai a fare nomi, paragoni e confronti che poi qualcuno si offende. L’ambiente è piccolo, ci sono conosce un po’ tutti. Insomma, le solite storie.
Sorvoliamo anche sul fatto che Anna Pepe è figlia d’arte (il padre è DJ, mi dicono anche abbastanza noto nel giro), che è salita alla ribalta con un singolo a base di type-beat trovato nell’internet e che è stata lanciata da Albertino.
Non ho sentito ancora nessuno chiedersi come abbia fatto una ragazzina di 16 anni, dalla sera alla mattina, a finire all’attenzione di Albertino.
Va bene, va bene, adesso sto esagerando e non vorrei passare per maligno oltre che complottista. Se però siamo qui, e già lo sai, è per mettere tutto in discussione e farci due domande.
Facciamo finta che Anna Pepe non è raccomandata e andiamo avanti.
Cosa significa essere il migliore?
Facciamo un passo indietro. Cosa significa essere il migliore? Linguisticamente parlando, si tratta di un superlativo. Questo sottintende un confronto, una relazione con un qualche competitor tale per cui l’elemento su cui si pone l’attenzione, in questo caso la siora Anna, sia migliore di tutti in tutto e per tutto.
Va bene, mi sto fossilizzando troppo. Diciamo che è giusto per rompere il ghiaccio. Chi altra abbiamo in Italia che fa rap e che possiamo mettere a bilancio?
Analizziamo la concorrenza
Le quote rosa del rap nostrano non mancano. Solo che si tratta di casi molto specifici e distinti, secondo me. Non è mai una questione di fare rap tout court.
Beba
Inizia prima di Anna, è una rapper a tutti gli effetti ed è pure brava. A differenza di Anna ha un pubblico di riferimento dall’età media più alta seppur non di molto. Al momento di pubblicare il disco ufficiale valuta un bell’harakiri nel pop con Crisalide e adesso sta tornando sui suoi passi leccandosi le ferite.
Ele A
Eleonora ha tutte le carte in regola per spaccare. Anagraficamente vicina a Anna, si rifà più ad una vecchia scuola del rap eppure ha tecnica, stile, flow e soprattutto barre. Ha anche già due pubblicazioni ufficiali alle spalle e il confronto con Anna nei live è importante. E nel disco di DJ Shocca “Sacrosanto” se la gioca con Guè facendo un’onestissima figura. Perché Anna sì e Ele A invece no? Fermo lì, ci torniamo tra un attimo.
BigMama
Piazzata fra i duetti di Sanremo 2023 al fianco di Elodie, poi in gara l’anno successivo. Del tutto irrilevante nella scena rap italiana, si parla di lei per tutto ma non per musica. Tolta la narrazione su malattia, bodyshaming e quant’altro resta una rapper scarsa, solo che non si può dire.
Madame, Leslie, Grelmoss e compagnia bella
Carrellata velocissima sul resto della concorrenza: Madame non è una rapper. Like it or not. Leslie invece sì ed è anche forte e gaiarda ma non ha appeal su un pubblico di larga scala, un po’ come Ele A. Purtroppo al pubblico medio italiano non piacciono nemmeno i rapper, figuriamoci le rapper. Come nel caso di Ele A, torno presto anche su Leslie.
Grelmos? Se la vedi vestita nemmeno la riconosci. Prova a fare la Nicki-Minaj-Cardi-B della situazione ma con risultati terribilmente scarsi. Milioni di follower su Instagram, qualche migliaio di ascoltatori su Spotify. Facciamoci due domande. Anzi, diamoci delle risposte. Anzi, se le dia chi di dovere in major.
Rose Villain
Veniamo a Rose Villain, su cui andrebbe speso un capitolo a parte anche in virtù delle dichiarazioni fatte nella recente serie TV Nuova Scena sul rap delle quote rosa nostrane. Ad ogni modo, per quanto popolare (e anche qui, parliamone, anzi, ne parleremo), non è una rapper. Fine.
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Anna ha alle spalle qualcuno che investe su di lei
Vediamo allora perché Anna sì e le altre invece così così. Sul fronte musicale ci sono due considerazioni da fare:
no, Anna non è la rapper più forte in senso stretto
la concorrenza c’è ma è poca e quella poca e poco rilevante
Corollario di questo secondo punto appena messo nero su bianco: diversamente dalla concorrenza, Anna ha alle spalle un team di persone inserite nel giro che ne curano gli interessi a tutto tondo.
A confronto con le altre rapper menzionate in apertura possiamo affermare che:
Ele A è più forte, specie nei live, ma funziona meno ed è spinta meno
Beba può esserle superiore ma sta facendo di tutto per dimostrare il contrario e non ha nessuno che investe su di lei e ci creda abbastanza. Il disco Crisalide ha avuto risonanza zero perché non c’ha creduto nessuno
Leslie ha un raggio d’azione ancor più limitato in tutti i sensi, per quanto forte possa essere
Se non c’è nessuno che crede nel tuo progetto e ci investe seriamente sarà difficile portare a casa il risultato. Vediamo se vengo smentito.
Cosa ci fa Anna al Red Bull 64Bars Live?
Nello scorso evento a Scampia viene annunciato che Anna sarà fra gli headliner del nuovo Red Bull 64 Bars Live. Tutto molto bello. Tieni a mente che il manager di Anna, fra le tante cose, è anche parte dell’entourage dell’evento e segue il format a livello di ufficio stampa.
Queste sono dinamiche che il pubblico medio ignora (anche a ragion veduta, sia chiaro) ma sono dettagli che aiutano a capire tante cose su come giri il mondo da queste parti.
No, non sto dicendo che Anna non sarebbe arrivata lo stesso al Red Bull 64 Bars. Nel dubbio, però, meglio farsi due domande in più che non due domande in meno.
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Anna non è la migliore ma è quella che funziona meglio
Tiriamo le fila di quanto detto fino a qui.
No, Anna non è la migliore rapper che abbiamo in Italia, non in senso strettamente musicale. È il prodotto discografico che beneficia dei più ingenti investimenti di risorse di ogni tipo, ha un entourage ampio e strutturato che la segue affinché ogni mossa sia quella azzeccata per far leva su quel pubblico di ragazzini (e ragazzine) che sguazza nel TikTok mondo.
Non so se sia la Nicki Minaj nostrana ma so che è quel prototipo di rapper (formato bad-bitch) che piace all’ambiente (rapper italiani in primis) e che, in questo momento, sta funzionando di più. Non è la migliore. È quella che funziona meglio.
La concorrenza è quella che è, al resto pensano immagine (e immaginario), marketing, narrazione, featuring e mosse studiate e azzeccate come per ogni altro artista più o meno nuovo, più o meno navigato nella scena italiana.
Non so se Anna sia davvero la rapper migliore che abbiamo ma inizierei a fare qualche nome e confronto altrimenti ricadiamo nei soliti grandi proclami del rap game.
è la migliore tra le rapper e anche tra molti rapper
io non mi ritengo un esperto d musica, e anzi non c capisco una mazza, ma se sento le sue canzoni il ritornello e la musicalità t salta subito all'orecchio,e ovviamente è quello lo scopo. Vista in trv al radio zeta future hits live e non mi è sembrata una presenza che "spacca il palco"..poi dei suoi video la prima cosa che noti sono le zinne in primo piano, fatte volutamente risalite.
Simpatica ma non mi sembra questo mostro della musica.