Co' Sang: reunion e possibile nuovo album al gusto di moderato entusiasmo
Dopo i Club Dogo siamo qui riuniti a riabbracciare il duo partenopeo. Ntò e Luchè si vogliono ancora bene e io sono ancora qui a storcere il naso e pormi domande. Andiamo con ordine.
Teaserata a più riprese, con discrezione, per poi dissolversi e tornare a periodi alterni fino all’annuncio ufficiale: reunion anche per i Co’ Sang. E così com’è stato a suo tempo per i Club Dogo vorrei invitare alla calma perché del doman non v’è certezza. Vediamo quali riflessioni ci porta il riavvicinamento di Ntò e Luchè.
Sia chiaro, non è che non abbia piacere per questa reunion dei Co’ Sang (au contraire), è solo che non mi va nemmeno di regalare entusiasmo in giro come fossi l’utente medio del rap italiano di oggi, sul quale ho un paio di cose da dire.
Entriamo nello specifico di questa reunion dei Co’ Sang che ci ha già dato un sold out in piazza del Plebiscito a settembre e una seconda data aperta. Vediamo quante ne infilano e poi tiriamo meglio le somme del tutto.
(( Ah, speriamo che questa cosa delle reunion non sfugga di mano ))
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Tutti amici quando c’è da grattare
Prima riflessione, prima sputacchiata di cinismo: mettigli davanti una valigetta bella gonfia di bigliettoni e vedi come si ricordano di essere amici. Esattamente come è successo per i Club Dogo, con i quali farei un distinguo sulla questione interpersonale, anche la premiata ditta Impudente-Riccardi si sarà fatta due conti ed eccoci qui.
Non so quanto siano temporalmente sovrapponibili le reunion di Co’ Sang e Club Dogo ma non escludo che quest’ultima possa aver dato un ulteriore incentivo al duo partenopeo per appianare le divergenze a favore del vile denaro e un ritorno sulla scena con tappeto rosso assicurato.
Sia chiaro, nulla di male a fare le cose anche solo ed esclusivamente per soldi. Ricordiamoci però che potrebbe impattare sul prodotto finale, poco ispirato e fatto più tanto per fare, perché ormai l’hype, la narrazione e il bisogno di sentirsi parte di qualcosa che va’ per la maggiore sono in grado di far fare (forse, staremo a vedere), 10 palazzetti anche ai Co’ Sang che non sono mai stati allo stesso livello di popolarità dei Club Dogo.
I rapper reagiscono al ritorno dei Co’ Sang
A tal proposito impossibile non segnalare il post di Esse Magazine: I rapper reagiscono al ritorno dei Co’ Sang. Scorri le slide e sono: Geolier, CoCo, Clementino (!!), MV Killa, Rocco Hunt, Lele Blade, Rasty Kilo, Enzo Dong ed Ensi.
Ora, con tutto il rispetto per tutti: mi sembra più I rapper napoletani (e i due fantocci del nostro format, to’h guarda) reagiscono al ritorno dei Co’ Sang.
Questo fa ridere ma anche riflettere perché secondo me testimonia ancora di più i limiti geografici e non di un gruppo che per quanto storico e apprezzato, resta apprezzato da chi è nel giro e non dal pubblico di larga scala che oggi fruisce il rap. E su questo punto sono sicuro che torneremo in caso di feedback numerici inaspettati e fuori scala.
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Qualcuno sa che fine ha fatto il joint album di Luchè con Geolier?
Poco fa asserivo che con molta probabilità Ntò e Luchè si siano fatti due conti e si siano detti che non c’erano strappi così difficili da ricucire. E qui subentrano altre considerazioni a riguardo. Per esempio, non si è più fatta menzione alcuna dell’album collaborativo di Luchè e Geolier.
Peccato che sia stato proclamato illo tempore, prima ancora che il giovane Emanuele arrivasse sul palco del Teatro Ariston e arrivasse a tanto così da vincere il Festival di Sanremo 2024.
I maligni (capitanati dal sottoscritto, ndr) direbbero che Geolier è diventato troppo più grande di Luchè, quanto basta da rendere il joint album sbilanciato per le forze in campo.
Trend invecchiato male
Va’ detto che il trend degli album in coppia è invecchiato male e in tempi brevi. Sono usciti tanti joint album ma nessuno che abbia convinto pienamente, tranne forse quello di Ensi e Nerone che al sottoscritto non è piaciuto per nulla e che però, al netto dei gusti personali, è rimasto lì nel così detto underground.
Nessuno ha fatto come Santeria
Nessuno ha fatto e farà mai come Marra e Guè con Santeria. Parliamo ancora di quell’album nonostante siano passati 8 anni. A dimostrare l’unicità dell’evento.
Non c’è stato nessun altro album collaborativo all’altezza. Anche quello di Salmo e Noyz Narcos, dai quali ci si aspettava molto considerato il blasone da ambo le parti, è stato sì un buon disco ma assolutamente nulla di trascendentale.
Luchè dovrà accontentarsi del Red Bull 64 bars con Geolier. E sono anche sicuro che troveremo Emanuele nel nuovo album dei Co’ Sang, qualora arrivasse.
Nuovo album dei Co’ Sang?
Rispondo con un’altra domanda: perché mai limitarsi ad un concerto commemorativo? Se vuoi fare il ritorno, fallo bene. Sulla scia super positiva dei Club Dogo mi aspetto anche un nuovo disco dei Co’ Sang.
Sento un brusio di soffondo: Tavera, hai qualcosa da ridire anche su questo?
Assolutamente no. Però anche sì. Mi spiego meglio: se per i Club Dogo sapevamo che Guè era sempre in forma, Jake La Furia potenzialmente in ripresa e Don Joe un punto interrogativo non da poco alle produzioni, qui l’uncio dubbio che mi sorge riguarda un po’ il mood di un album dei Co’ Sang oggi.
Il ritorno di quel genere di poesia cruda e immaginario può avere senso oggi dopo che sono passati più di 10 anni e tante cose sono cambiate, anche e soprattutto nella vita di Ntò e Luchè in primis? Parlo proprio in termini di coerenza con il proprio vissuto personale.
That said, se ci fosse un ritorno in quel senso io ne sarei più che felice così come sono sempre felice di ascoltare e riascoltare del buon rap fatto bene, anche al passo con i tempi odierni. Credo ce ne sia sempre bisogno, specie nel momento in cui ti guardi attorno e ci sono sempre più personaggi dal discutibile spessore artistico che devono farci ingoiare a forza, a tutti i costi.
Se arriva la valanga di forum anche per i Co’ Sang c’è qualcosa che non torna
Ultimo spunto di riflessione che vorrei fare riguardano i possibili numeri di questa reunion dei Co’ Sang, rapportata a quella dei Club Dogo. Il peso specifico e la portata nazionale sono molto diversi, anche in virtù di quanto e come i Club Dogo in passato siano stati capaci di vendere e vendersi. Ed è il motivo per cui sono stati massacrati ad ogni uscita dal dopo-Dogocrazia. Non gliene si faceva passare una. Salvo poi condonare tutto e farli diventare dei miti.
Considerazione ulteriore: i Co’ Sang sono più circoscritti a livello geografico, anche per via del linguaggio dialettale che li contraddistingue. Non raccontiamoci storie. Siamo lontani dall’esplosione di Gomorra, la serie e tutto quel filone lì. I Co’ Sang sono apprezzati per lo più nella propria area geografica (rif. post Esse Magazine) e dai cultori di vecchia data di questo genere.
Se facessero una sfilza di palazzetti sulla scia dei Club Dogo mi verrebbe da dire che c’è qualcosa che non torna. Da qui il pensiero che condivido con il mio fratello maggiore, mentore e compare di confessioni Matteo Fini: questi pienoni sono frutto del volersi sentire parte di qualcosa e basta. Non è interesse autentico per il rap o un gruppo storico di per sé.
Conclusioni
Nel dubbio sono contento che ci possa essere un nuovo capitolo anche per Ntò e Luchè insieme, in quanto amante del rap e di un certo tipo di rap. Come dimostrano gli allegati che ho scelto di inserire in questo articolo.
Resto dell’idea che i feedback in termini di numeri potranno dirci tanto altro, al di là della reunion dei Co’ Sang della quale siamo tutti felici. Se dovesse essere annunciato anche l’album, mi auguro solo che sappia darmi quelle vibes da Poesia Cruda anche in questo momento storico preciso, dopo più di 10 anni in cui nel frattempo il rap è andato avanti.